L’ADHD collegato ad un uso precoce di droghe illecite nei teenager: studio

Un nuovo studio, pubblicato recentemente nel giornale Addictive Behaviors, afferma che tra le persone che fanno uso di droghe illecite, chi è affetto da ADHD (sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività) inizia ad usarle uno o due anni prima, durante l’adolescenza, rispetto a chi non presenta questo disturbo.

“Il messaggio che deve essere trasmesso non è quello che i bambini affetti da ADHD sono più inclini all’uso di droghe. Piuttosto, un comportamento in realtà normale tra gli adolescenti, come lo sperimentare le sigarette o l’uso di alcool, può avvenire in età precoce per chi è affetto da ADHD”, afferma in un comunicato stampa dell’università l’autore Eugene Dunne, uno studente di medicina presso la facoltà di psicologia clinica.

In media, le persone affette da ADHD iniziano ad usare sostanze alcoliche intorno ai 13 anni, circa 1 anno e mezzo prima di quelli non affetti da ADHD. Tra i partecipanti allo studio che avevano iniziato ad iniettarsi la cocaina, quelli con ADHD hanno iniziato mediamente all’età di 22 anni, circa due anni prima di quelli senza ADHD.

Inoltre, Dunne ha affermato che il tipo di abuso calza a pennello con la teoria “d’ingresso” dell’abuso di sostanze, “si inizia con l’alcool seguito a ruota dalle sigarette per poi arrivare alla marijuana e alla fine a droghe più pesanti come la cocaina e l’eroina”.

Alcuni esperti credono che le persone affette da ADHD che usano droghe illecite pensano di controllare in questo modo alcuni dei sintomi del disturbo.

“Droghe stimolanti come ad esempio la nicotina e la cocaina potrebbero essere usate per contrastare i sintomi da disattenzione, mentre l’alcool e la marijuana potrebbero essere usate per contrastare sintomi di iperattività o impulsività” afferma Dunne.

Un altro esperto afferma più cauto che lo studio non stabilisce in nessun modo che i bambini affetti da ADHD sono destinati ad abuso di sostanze.

“Queste scoperte possono allarmare e spaventare genitori di bambini o ragazzi affetti da ADHD” afferma il Dr. Adesman, responsabile della pediatria comportamentale e dello sviluppo presso il Cohen Children’s Medical Center di New York, in New Hyde Park, N.Y. HealthDay News – 28 gennaio 2015.

tratto da: www.iss.it

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