La rivoluzione dell’Ospedale microcitemico, sarà il polo di riferimento per la pediatria sarda

La rivoluzione dell’Ospedale microcitemico, sarà il polo di riferimento pediatrico

Cagliari – Un ospedale a totale misura di bambino, come l’avevano pensato Antonio Cao e Renzo Galanello. Un lungo sogno diventato realtà. Per tanti una “rivoluzione” che interessa in questi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi la pediatria cagliaritana, riunita in un unico grande polo all’Ospedale Microcitemico che si appresta a diventare Ospedale Pediatrico Microcitemico: un luogo in grado di  garantire ad una fascia di utenza così importante e nello stesso tempo così debole, la presa in carico globale all’interno di una sola struttura, pensata, costruita e organizzata a misura di bambino.

Da questo pomeriggio la struttura ospiterà al sesto piano la clinica pediatrica 1 e al quarto piano la Neuropsichiatria infantile, fino a oggi operative nella Clinica Macciotta di via Porcell. Nel nome è racchiuso il senso del progetto giunto ormai alla fase finale: concentrazione di esperienze, risparmio di risorse, efficacia dell’azione assistenziale nei confronti dell’utenza pediatrica a tutto campo senza che per questo venga meno lo storico ruolo “specialistico” del presidio, punto di riferimento regionale e nazionale per le talassemie e le malattie rare, e unico centro in Sardegna dedicato alle patologie oncoematologiche dell’età pediatrica.

A rendere possibile tutto questo è stato il lavoro di Regione -attraverso l’assessorato alla Sanità-, Asl 8, Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e Università di Cagliari. A fare gli onori di casa il direttore generale della Asl 8 Emilio Simeone, il direttore sanitario Maria Gabriella Nardi, Ennio Filigheddu, direttore dell’Aou, il rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e l’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci.E poi i responsabili dei reparti:  Anna Maria Nurchi, direttore della clinica pediatrica 1, Alessandro Zuddas, direttore della Neuropsichiatria infantile, Rossella Mura, responsabile di oncoematologia pediatrica (il day hospital è in fase di ultimazione), Maria Grazia Orofino, responsabile del Centro trapianti cellule staminali ematopoietiche. Con loro le mogli dei compianti luminari del Microcitemico.

Una svolta storica. E’ commosso il dg dell’Asl 8 Emilio Simeone quando ricorda il momento in cui tutto questo era solo un’idea. “Il sogno di Cao e Galanello ora è diventato realtà”, afferma il direttore generale dell’Asl 8 provando a stento a trattenere le lacrime. “Da qui inizia una nuova storia del Microcitemico, una storia che vedrà rafforzare strutture e professionalità, per continuare ad essere i primi della classe”.

Ora l’ospedale è diviso in tre blocchi. Quello vecchio, una parte nuova appena realizzata e il terzo blocco che verrà ampliato in seguito e ospiterà un centro destinato alla procreazione medica assistita, col professor Giovanni Monni, e tutti i laboratori. “Il futuro è quello di sviluppare nuovi spazi per la terapia genica. Questo trasferimento colma una situazione strutturale particolarmente critica per carenze insanabili in materia di sicurezza e prevenzione incendi, mancanza di spazi di gioco e di supporto”, ha detto il direttore dell’azienda santaria. “I nuovi reparti, di mille metri quadri per la clinica pediatrica e circa 800 per la neuropsichiatria infantile, sono stati costruiti a misura di bambino, con ambienti familiariper rendere meno traumatica l’esperienza del ricovero”, ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci. “il Pediatrico-Microcitemico non perderà la sua peculiarità di centro per la ricerca e cura delle malattie legate alla talassemia, anzi l’annessione di nuove specialità sarà l’occasione affinché il nuovo ospedale diventi un punto di riferimento non solo per la Sardegna, ma anche per i Paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo, realtà a noi sempre più vicine”.

Soddisfatto il rettore dell’Università, Giovanni Melis.  “In questo modo la Clinica pediatrica può avere strutture adeguate all’importanza del lavoro che svolge, a norma e tecnologicamente avanzate, superando le note criticità dello stabile della Clinica Macciotta”, ha commentato il numero uno dell’Università di Cagliari.  “Con la realizzazione del Polo pediatrico si valorizzano al Microcitemico le eccellenze dell’Ateneo in questo settore e la scuola universitaria fin qui creata dai nostri docenti, offrendo all’utenza un servizio completo e all’avanguardia. Ora lo stabile della Clinica Macciotta torna nella piena disponibilità dell’Università, che la ristrutturerà per realizzare strutture didattiche e laboratori per il polo economico-giuridico-politico e per ospitare in locali rinnovati e adeguati importanti servizi, come la biblioteca e l’archivio storico”.
Un processo che ha preso il via oggi 30 gennaio 2014 con lo storico trasferimento dal complesso pediatrico Macciotta di Cagliari (che oltretutto soffre di una situazione strutturale particolarmente critica per carenze insanabili riferite a disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione incendi, mancanza di spazi ludici e di supporto) di due reparti eccellenti del panorama sanitario cagliaritano, la clinica Pediatrica 1 (degenze e annesso punto di primo soccorso)  e la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.

I nuovi reparti – circa mille metri quadri per la Clinica Pediatrica, e circa ottocento metri quadri per la Neuropsichiatria infantile – sono stati costruiti a misura di bambino, con ambienti “familiari” in grado di supportare un modello organizzativo che tenga conto della centralità del bambino e della sua famiglia, che promuova un rapporto assistenziale che rispetti anche le loro preferenze affinché l’esperienza del ricovero sia meno traumatica. I posti letto ordinari per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza sono 6 di ricovero ordinario + 4 di day hospital mentre per la Clinica pediatrica 16 per ricovero ordinario e 3 di day hospital.

Il trasferimento è avvenuto a partire dal 30 gennaio, proseguirà a ritmo serrato fino al 1 febbraio data in cui verranno trasferiti i pazienti. Per agevolare le operazioni e rendere il trasferimento più semplice sia per gli operatori sia per degenti, i nuovi ricoveri sono bloccati nelle giornate di oggi e domani (giovedì 30 e venerdì 31): il punto di primo soccorso resta attivo presso la Clinica Macciotta durante queste due giornate al fine di prestare la consueta assistenza e successivamente dirottare i pazienti che necessitano di ricovero verso altre strutture cittadine. Dal 1 febbraio dunque tutte attività di ricovero e primo soccorso riprenderanno regolarmente nel nuovo Ospedale Pediatrico Microcitemico.

Resteranno invece attive presso la Clinica Macciotta fino al 2 marzo tutte le attività ambulatoriali della Pediatria e alcune (Epilettologia, elettroencefalografia e neurologia età evolutiva) della Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza. Tutte le altre attività ambulatoriali della Neuropsichiatria infantile quali il Centro Terapie Farmacologiche con Centro di riferimento Regionale per l’ADHD e ambulatorio per autismo, e gli ambulatori per Disturbi alimentari, cefalee, maltrattamento e abuso, Psicopatologia grave dell’età evolutiva, saranno invece operativi dal 3 febbraio al nuovo Ospedale Pediatrico Microcitemico.

La valorizzazione e il potenziamento degli attuali reparti
Nella trasformazione in atto dell’Ospedale volta a estendere e migliorare la qualità assistenziale dell’Ospedale in tutti i campi della pediatria, grande attenzione è stata riposta nel mantenere e consolidare i risultati internazionalmente riconosciuti e raggiunti nel campo dello screening, prevenzione, diagnosi, terapia e ricerca avanzata sulla Talassemia e le malattie rare e patologie oncologiche ed ematologiche.  La Clinica pediatrica II continuerà come sempre a operare in regime di degenza ordinaria e day hospital per pazienti con Talassemia e patologie complesse e rare dell’età pediatrica con deroga ai ricoveri anche per i pazienti adulti che siano stati seguiti nello stesso reparto in età preadolescenziale qualora manifestino patologie correlate alle malattie di base. La Clinica è da alcuni decenni Centro di Riferimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il Controllo delle Malattie Ereditarie e Centro di Riferimento Regionale per le Talassemie e per le Malattie Rare.  Nel prossimi mese di marzo cominciano i lavori di ristrutturazione del primo e secondo piano del Presidio e il reparto potrà contare su spazi confortevoli, moderni e attrezzati.
Per le patologie neoplastiche e oncoematologiche il reparto, – rinnovato negli spazi e nella concezione grazie a una struttura moderna ma “familiare” che accoglie il bambino (e i suoi genitori) consentendogli di continuare, qualunque sia la durata del suo ricovero, il processo di apprendimento, di valorizzare le sue risorse psicofisiche, di rendere l’esperienza del ricovero meno traumatica o addirittura utile alla sua crescita, – tratta i piccoli pazienti secondo i protocolli nazionali e internazionali attualmente in uso con la collaborazione multidisciplinare  di chirurghi e di radioterapisti in relazione al programma previsto, associando le relative terapie di supporto (antinfettiva, trasfusionale). La struttura è impegnata nel miglioramento continuo della qualità delle cure  e i risultati in termini di outcome e incidenza di complicanze a breve e lungo termine sono condivisi e periodicamente confrontati in ambito nazionale e internazionale .
Particolare attenzione è posta al controllo del dolore associato alle procedure diagnostiche e terapeutiche invasive e alla tutela del bambino e adolescente malato come persona partecipe al  processo di cura.
I pazienti dopo l’iter terapeutico  vengono seguiti  per l’intero follow-up al fine di valutare lo stato di remissione della malattia di base e l’insorgenza di complicanze del trattamento effettuato.

L’ampliamento della dotazione organica
In virtù di questi cambiamenti il Presidio ospedaliero Pediatrico Microcitemico è oggetto di un importante ampliamento della dotazione organica: sono state avviate le procedure selettive per l’assunzione di tutte quelle figure professionali necessarie a un’assistenza globale e integrata del bambino:  Anestesisti, Cardiologi,  Radiologi.

Il trasferimento della Chirurgia Pediatrica
Nei prossimi mesi non appena terminati i lavori di ristrutturazione del Primo piano il presidio diventerà sede anche della Chirurgia Pediatrica (trasferita dal Presidio Ospedaliero Santissima Trinità) che esplica la sua attività nel trattamento e nell’assistenza completa al neonato, al bambino ed all’adolescente per patologie di pertinenza chirurgica. Collabora con la Terapia Intensiva Neonatale, le Unità Operative di Neonatologia e Ostetricia, con la Oncoematologia Pediatrica e i Centri per lo studio e la cura delle Malattie Rare. Nella Unità Operativa è attivo il Centro Ustionati Pediatrico.

Tratto da: www.osservatoriomalattierare.it

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